CONSIGLIO DELL'ORDINE NAZIONALE DOTTORI AGRONOMI E
DOTTORI FORESTALI
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Lunedì 28 DICEMBRE
2009
Le notizie dal 21 al 23 dicembre
2009
Governo - pari opportunità: approvato in via definitiva
schema dlgs di recepimento direttiva
Senato - Antezza (Pd): il governo riconosca stato di crisi
settore primario per il Sud
Regione che vai albero di Natale che
trovi
Il
Consiglio dei ministri che si è riunito questo pomeriggio ha dato il via libera
ai criteri per l'individuazione dei siti su cui potranno essere costruite le
nuove centrali nucleari e dei compensi da destinare ai territori che
accoglieranno i nuovi impianti. La riunione, che, vista l'assenza forzata di
Silvio Berlusconi dovuta ai postumi dell'aggressione subita a Milano il 13
dicembre scorso, è stata presieduta da Altero Matteoli, titolare delle
Infrastrutture, in qualità di ministro più anziano, ha approvato uno schema di
decreto legislativo sul quale dovranno ora esprimersi il Parlamento e la
Conferenza delle Regioni, per la localizzazione e l'esercizio degli impianti.
Con il provvedimento, in particolare, vengono stabiliti i criteri per
individuare i siti che, oltre alle centrali, ospiteranno gli impianti di
fabbricazione del combustibile nucleare e dei sistemi di stoccaggio del
combustibile irraggiato. Nel testo è inoltre prevista la realizzazione di un
Parco tecnologico comprensivo di un deposito nazionale destinato allo
smaltimento definitivo dei rifiuti radioattivi.
Le aree
idonee, che, secondo quanto reso noto, verranno comunicate dopo le prossime
elezioni regionali di marzo, dovranno rispondere a uno schema di parametri di
riferimento relativi a caratteristiche ambientali e tecniche. Su proposta
dell'Agenzia del Nucleare, lo "schema" verrà definito dal ministero dello
Sviluppo economico, in collaborazione con quelli dell'Ambiente e dei Trasporti,
entro 60 giorni dall'entrata in vigore del decreto legislativo. Nello specifico,
le caratteristiche ambientali riguardano: popolazione e fattori socio-economici,
qualità dell'aria, risorse idriche, fattori climatici, suolo e geologia, valore
paesaggistico, valore architettonico-storico e
accessibilità.
Sempre
su proposta dei ministri Claudio Scajola (Sviluppo economico) e Roberto
Calderoli Semplificazione), i rappresentanti del governo hanno poi approvato un
secondo schema di decreto legislativo, sul quale verrà richiesta l'intesa della
Conferenza unificata ed il parere del Consiglio di Stato, sul riassetto della
normativa su ricerca e coltivazione delle risorse geotermiche.
Il
Consiglio ha poi deliberato lo stato d'emergenza per i gravi eventi sismici che
hanno colpito il territorio della regione Umbria il 15 dicembre scorso e ha
deciso di prorogare lo stato d'emergenza già dichiarato a Messina e Napoli, per
problemi legati a traffico e mobilità, in Piemonte e Valle d'Aosta, per eventi
meteorologici, a Lampedusa e Linosa per le criticità del sistema portuale, e
nelle Isole Eolie, per i danni causati dai fenomeni
vulcanici.
Su
proposta del ministro della Difesa Ignazio La Russa, il governo ha poi promosso
generali di Corpo d'armata i generali di divisione dei carabinieri Lucio Nobili,
Arturo Esposito e Maurizio Scoppa e i generali di divisione delle Armi di
fanteria, cavalleria, artiglieria, genio, trasmissioni dell'Esercito Alessandro
Montuori, Enzo Stefanini e Claudio Graziano.
Via
libera definitivo del Senato all'ultima Finanziaria "vecchio stile" (che dal
prossimo anno sarà sostituito dalla nuova legge di stabilità, approvata la
settimana scorsa dal Parlamento). Dopo una prima lettura al Senato, che ha
approvato poche modifiche al testo, il disegno di legge Finanziaria 2010 è stato
integrato con interventi per un totale di 9.2 miliardi di euro alla Camera,
concentrati nel maxiemendamento presentato in commissione dal relatore. L'Aula
si è poi limitata a confermare il testo con il voto di fiducia richiesto
dall'esecutivo. Oggi la Finanziaria è composta da due articoli, il primo con i
saldi, il secondo articolato su 243 commi. Le risorse nuove che vengono
utilizzate a copertura sono quelle dello scudo fiscale per 3,7 miliardi e i 350
milioni dalla riapertura dei termini per la rideterminazione dei valori di
acquisto dei terreni e delle partecipazioni. Per il resto, le coperture sono
rappresentate da rimodulazioni all'interno del bilancio. Di seguito, le
principali misure del provvedimento.
Alcune
delle disposizioni riguardano il Patto per la salute, su cui governo e Regioni
hanno raggiunto l'intesa dopo mesi di stallo istituzionale: per i prossimi 2
anni si prevede un incremento rispettivamente di 584 milioni di euro e di 419
milioni delle risorse previste per il Servizio sanitario nazionale (Ssn). Tra le
disposizioni, anche la cedolare secca per gli affitti al 20%, in via
sperimentale e limitatamente alla Regione Abruzzo per il 2010, entro una
dotazione finanziaria di 2 milioni di euro. Prevista poi la creazione di Fondi
d‘investimento immobiliare per l'alienazione d'immobili militari.
Saranno
incrementate le risorse destinate a ricerca e sviluppo: 200 milioni all'anno per
il biennio 2010
L'Aula
del Senato darà nel pomeriggio di oggi il via libera definitivo al disegno di
legge finanziaria e al Bilancio di previsione 2010. Nella mattina di oggi sono
stati infatti votati e approvati tutti gli articoli dei due provvedimenti nella
stessa versione licenziata giovedì scorso dalla Camera, senza il ricorso alla
questione di fiducia da parte del governo. Il voto finale sulla manovra è
previsto nel pomeriggio di oggi.
Il
secondo passaggio a palazzo Madama della manovra è stato caratterizzato da una
discussione molto rapida, che ha visto respinti in commissione prima e in Aula
poi, tutte le modifiche presentate al testo.
Ricordiamo in fine che quella che sarà approvata oggi è
l'ultima finanziaria della storia della Repubblica. Dal prossimo anno si passerà
alla legge di stabilità, introdotta dalla riforma della contabilità pubblica
approvata la scorsa settimana dal Parlamento.
Governo - pari opportunità: approvato in
via definitiva schema dlgs di recepimento direttiva
È stato
approvato in via definitiva nel Consiglio dei ministri del 3 dicembre scorso lo
schema di decreto legislativo che recepisce la direttiva 2006/54/CE del
Parlamento europeo e del Consiglio, del 5 luglio 2006 di attuazione del
principio delle pari opportunità e della parità di trattamento fra uomini e
donne in materia di occupazione e impiego. La direttiva, volta a riordinare in
un unico testo le disposizioni comunitarie vigenti sulle pari opportunità,
racchiude quindi sette direttive che disciplinano
Nel
corso dell'iter legislativo del provvedimento,
Senato - Antezza (Pd): il governo riconosca
stato di crisi settore primario per il Sud
L'unica
effettiva possibilità di porre un minimo rimedio alla crisi del settore primario
in Basilicata, Sicilia, Sardegna, Abruzzo e Puglia, è quella di accogliere le
richieste di riconoscimento della crisi del comparto avanzate da queste cinque
Regioni. Con un'interrogazione indirizzata al ministro delle Politiche agricole
Luca Zaia, la senatrice del Partito democratico Maria Antezza (Basilicata) ha
chiesto di sapere quali siano i motivi per cui il governo non abbia ancora
recepito le suddette istanze.
Sono
pronti a tornare a palazzo Chigi per il via libera definitivo gli schemi di
decreto legislativo sul riordino degli enti di ricerca (a. g. 156) e sulla
ripartizione del fondo ordinario per enti e istituti di ricerca per l’anno 2009
(a. g. 163).
Nella
giornata di ieri infatti sono arrivati i pareri favorevoli delle commissioni
Bilancio e Istruzione di palazzo Madama sui due provvedimenti, su cui nelle
scorse settimane si sono espresse anche le corrispondenti commissioni della
Camera.
Il
primo schema di dlgs (a. g. 156) è stato adottato dal governo in attuazione
della delega contenuta nella legge 165/2007 sul riordino degli statuti e degli
organi di governo degli enti pubblici nazionali di ricerca, vigilati dal
ministero dell'Istruzione, i cui principi di delega sono stati in parte rivisti
dalla legge 69/2009 (collegato semplificazione). Obiettivo principale del testo
è quello di snellire il sistema degli enti di ricerca, anche con accorpamenti o
separazioni delle strutture, e di riconoscere a questi organismi una forte
autonomia nella formulazione e nella deliberazione degli statuti e quindi
nell’organizzazione gestionale, nella regolamentazione del personale e
dell’amministrazione, nella contabilità e nella finanza. Viene infine resa meno
discrezionale la nomina da parte del governo dei presidenti e dei membri dei
consigli di amministrazione, dal momento che d’ora in poi le nomine dovranno
essere fatta in una ristretta rosa di candidati proposti dai “comitati di
selezione” in cui vi dovrà essere una congrua rappresentanza delle comunità di
ricercatori di riferimento. Lo schema di decreto legislativo sul riordino degli
enti di ricerca è formato da 18 articolo, di cui 16 formano il Capo I dedicato
al “Riordino degli Enti di ricerca”, mentre il Capo II, di cui fa parte solo
l’articolo 17, riguarda gli “Enti di ricerca del settore istruzione”. L’ultimo
articolo, il 18, stabilisce abrogazioni e norme transitorie. Sono 12 le
strutture vigilate dal Miur e interessate dal provvedimento, si tratta in
particolare dell’Asi (Agenzia spaziale italiana), del Cnr (Consiglio nazionale
della ricerca); dell’Infn (Istituto nazionale per la fisica nucleare); dell’Inaf
(Istituto nazionale di astrofisica) dell’Ingv (Istituto nazionale di geofisica e
vulcanologia); dell’Inrim (Istituto Nazionale di Ricerca Metrologica); della
Stazione Zoologica; dell’Ogs (Istituto nazionale di oceanografia e geofisica
sperimentale); dell’Area Rst Trieste, dell’Indam (Istituto nazionale di alta
matematica); del museo storico Fermi e dell’Istituto di Studi germanici. La
riorganizzazione di questi istituti dettata dal provvedimento permetterà un
risparmio annuo di 463.723 euro a partire dal prossimo anno. Tra le altre novità
contenute nel provvedimento, appare di particolare rilievo quelle dettate dagli
articoli 4 e 5 che pervedono un meccanismo virtuoso in base al quale gli
enti che svilupperanno la ricerca migliore saranno premiati con maggiori
finanziamenti. A dare i voti ai diversi istituti sarà l’Agenzia nazionale per la
valutazione della ricerca (Anvur).
Lo
schema di dlgs relativo al riparto del Fondo ordinario per la ricerca (a. g.
163), stabilisce invece le somme destinate per l’anno 2009 ai diversi enti di
ricerca. La dotazione del fondo per quest’anno, al netto delle riduzioni operate
con il dl anticrisi del giugno scorso (dl 78/2009, convertito dalla legge
102/2009) è di 1.642.846.634 euro, di cui 14 milioni già assegnati alla Società
Sincrotrone di Trieste e altri 232.405 euro al Centro italiano di studi
sull'Alto Medioevo (CISAM). Ai diversi enti è stato quindi assicurato dal
ministero dell’Economia un contributo ordinario pari al 98% delle risorse
ricevute nel 2008 e con i risparmi così ottenuti, pari a circa 12 milioni di
euro, sono stati finanziati interventi straordinari. Per il potenziamento delle
ricerche nella genomica funzionale e nelle neuroscienze, nell'ambito
dell'accordo quadro Cnr-Fondazione EBRI, sono stati inoltre assegnati 1,3
milioni di euro al Cnr cui sono stati accordati altri 200mila euro per la
partecipazione dell'Italia all'Associazione scientifica internazionale non
lucrativa "Istituto Von Karman" e ulteriori 400.000 euro per far fronte alla
forte diminuzione delle assegnazioni ordinarie e delle maggiori sofferenze di
bilancio dell'Istituto. Nelle risorse destinate al Cnr ci sono anche per il 2009
più di 2,5 milioni di euro destinati all'Istituto di biologia cellulare per
attività internazionale di Monterotondo.
I due
provvedimenti dovrebbero ottenere l’ok definitivo dal Consiglio dei ministri
nella riunione che dovrebbe essere convocata prima della fine
dell’anno.
Durante
la seduta di ieri, la commissione bicamerale per la Semplificazione ha
cominciato l'esame congiunto dello schema di decreto legislativo sul riordino
della normativa agricola e dello schema di Dpr di attuazione. Il relatore e
presidente del gruppo di lavoro Andrea Pastore (Pdl-Abruzzo) ha illustrato
l'impianto dei provvedimenti (che mirano alla creazione di un codice agricolo),
riferendo che il governo ha scelto di emanarli contestualmente per consentire la
contemporanea entrata in vigore ed evitare situazioni di vacatio legis per le
norme abrogate dal riordino. Pastore ha poi ricordato alla commissione che il
termine per l'espressione del parere all'esecutivo scadrà il 14 gennaio prossimo
e ha quindi preannunciato l'intenzione, data la complessità della materia, di
chiedere una proroga del termine di 20 giorni.
L'Unione nazionale tra le associazioni dei produttori di
olive (Unaprol), che per anni è stata punto di riferimento per il dialogo degli
operatori con le istituzioni, ha assunto oggi un nuovo sistema organizzativo e
amministrativo, cosiddetto dualistico, in cui subisce una limitazione della
propria sovranità nel controllo e nella gestione della società. Inoltre,
l'Unaprol provvedeva anche all'erogazione degli aiuti comunitari, che l'Aima
(oggi Agea) accreditava a suo nome e che la società poi destinava ai produttori.
Sulle somme spettanti alle aziende, per effetto della valuta, sono maturati
interessi che l'Unaprol non ha corrisposto per tempo alle aziende. Come
s'intende intervenire nei confronti dell'Agenzia per le erogazioni in
agricoltura (Agea) perché nel futuro l'Unaprol non trattenga gli interessi che
spettano agli agricoltori? Come si concilia il nuovo status della società
consortile con l'esigenza di tutelare i produttori di olio che ne fanno parte,
dal momento che il sistema duale si potrebbe caratterizzare in un decremento dei
diritti dei soci? Lo chiede il deputato del Partito democratico Angelo Zucchi
(eletto in Lombardia) al ministro delle Politiche agricole Luca Zaia con due
interrogazioni a risposta scritta presentata ieri durante la seduta d'Aula.
Alberi che passione: dal Conaf tutte
le regole da seguire prima, durante e dopo le feste per voler bene all’ambiente
Regione che vai albero di Natale che
trovi
Dal Mirto in Sardegna al Carrubo
pugliese: ecco un insolito giro d’Italia presentato dagli Agronomi e Forestali
per valorizzare le piante autoctone di stagione e rilanciare le economie
locali
Il
corbezzolo per la Sicilia, l’alloro nel Lazio, il mirto per la
«I
classici abeti natalizi – sottolinea il
Molte
specie di alberi o arbusti tipici della nostra flora, invece, possiedono –
spiega il Conaf - caratteristiche ornamentali che le rendono altrettanto degne
di adornare le nostre abitazioni in occasione delle festività natalizie; tanto
più se si pensa che la tradizione dell’albero di Natale almeno in Italia è
relativamente recente e, soprattutto, importata da oltralpe ove l’abete
rappresenta spesso un elemento tipico della flora locale.
La lista delle piante di Natale per
ogni regione – Dalla A di Abete bianco alla T di Tasso. Sono
29 le specie di piante sempreverdi, autoctone o naturalizzate, suggerite dal
Conaf per l’addobbo natalizio. Ogni regione ha la sua pianta ideale, che in
questo periodo dell’anno, si trova comunemente nelle campagne italiane (in allegato l’elenco completo, tab.1),
naturalmente la stessa pianta può essere presente in più regioni. Ecco l’elenco:
Abruzzo-Agrifoglio; Basilicata-Quercia spinosa; Calabria-Pino laricio;
Campania-Olivastro; Emilia Romagna-Bosso; Friuli Venezia Giulia-Pino nero;
Lazio-Alloro; Liguria-Pino marittino; Lombardia-Ginepro; Marche-Tamerice;
Molise- Alaterno; Piemonte-Pino silvestre; Puglia-Carrubo; Sardegna-Mirto;
Sicilia-Corbezzolo; Toscana-Pino domestico; Trentino
«L’utilizzo di specie autoctone – afferma
Come scegliere la pianta
giusta – Come fare a sapere se la pianta è quella giusta? Sono
molte le caratteristiche a cui fare attenzione – specifica il Conaf -, la
tipologia (latifoglia, conifera, etc.); la diffusione geografica; le esigenze
termiche della pianta stessa (clima caldo, temperato o freddo); e il terreno
(umidità, reazione e tessitura). Ad esempio (come da tab.
Perché è sbagliato ripiantare l’abete
non autoctono – Va bene l’iconografia che ci consegna un
albero natalizio come da cartolina. Ma spesso si tratta di una pianta esotica.
<<Perché un abete non autoctono oltretutto non è adatto al clima di città
– spiega il dottore agronomo
Come conservare l’albero con radici
dopo le feste –
Concluso il periodo natalizio, la pianta può essere
Con
l’albero giusto non si inquina e si ha una pianta che può vivere molto a lungo.
Un abete rosso – che trova il suo habitat in tutte
Numeri e prezzi –
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